Recensione del libro: “In altre parole” romanzo autobiografico di Jhumpa Lahiri

Jhumpa Lahiri, In altre parole
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24 Mag, 2023

La mia recensione del libro “In altre parole” di Jhumpa Lahiri

Pubblicato nel 2016 da Guanda, il romanzo autobiografico “In altre parole” ha 176 pagine.
Vinta da un incantesimo, a un certo punto della sua vita, Jhumpa Lahiri, scrittrice bengalese-americana, si trasferisce a Roma. Questo romanzo è il racconto autobiografico di come arriva a questa sofferta decisione, irrazionale, inspiegabile, dettata da un innamoramento che sfiora l’ossessione. Ma non per un uomo o per una donna, ma per una lingua: l’italiano. Una passione travolgente e irresistibile proprio come quella che si può provare per un amante.
Sembra una lingua con cui devo avere una relazione. Sembra una persona che incontro un giorno per caso, con cui sento subito un legame, un affetto. (…) So che sarei insoddisfatta, incompleta, se non la imparassi.
Per l’autrice, il dizionario di italiano è qualcosa che la guida e la protegge.
Diventa sia una mappa che una bussola, senza la quale so che sarei smarrita. Diventa una specie di genitore, autorevole, senza il quale non posso uscire. Lo ritengo un testo sacro (…)
Questo romanzo autobiografico dal titolo tradotto letteralmente “In other words” -“In altre parole”, è stato particolarmente interessante per me, innanzitutto perché racconta la mia prima lingua con gli occhi di un’innamorata. Jhumpa Lahiri osserva l’italiano, lo analizza, lo  idealizza, lo penetra e lo vuole possedere.  Ma anche perché anch’io, come l’autrice, coabito con tre lingue e vivo quotidianamente la provocazione di parlarle, assimilarle, amarle e desiderare di renderle strumento di espressione attraverso la scrittura.

Amore carnale per la lingua

“In altre parole” è la storia di una donna americana di origini bengalesi che quando va per la prima volta in Italia prova qualcosa di inspiegabile che va oltre l’attrazione e la curiosità, qualcosa che la conquista nella mente e nel cuore, e che fa scaturire in lei il desiderio di parlare l’italiano. Jhumpa Lahiri si intestardisce a volerlo imparare, sedotta da un senso di appartenenza che non prova né per il bengalese, che considera sua seconda lingua, né per l’inglese, sua prima lingua. Un trascorso di oltre dieci anni, tra insegnanti di italiano a Brooklyn, pochi viaggi nella nostra terra, fino al trasferimento a Roma dopo vent’anni con tutta la famiglia, è accompagnato da quel primo, profondo, costante desiderio, finché arriva la grande sfida.

La sfida di scrivere in italiano

Cercando per curiosità la recensione del libro “In altre parole” di Jhumpa Lahiri, ho incontrato chi l’ha fortemente amato, ma anche chi l’ha descritto ripetitivo e a volte noioso. Non sono assolutamente d’accordo e trovo che l’aspetto rivoluzionario di questo libro sia che l’autrice, che ha appunto nel suo background già due lingue, decide di scrivere questo racconto direttamente in italiano, incoraggiata dagli editori che in Italia traducono e pubblicano i suoi lavori. Grazie a questa sfida, scopre che le è concesso di esternare aspetti nuovi di se stessa, sia come persona ma soprattutto come scrittrice.

Lo stile

Jhumpa Lahiri racconta in prima persona, con tono intimo e  stupefatto, il suo percorso. Lo stile è asciutto e minimale. Proprio perché  scrittrice in una lingua non sua, Jhumpa evita di complicarsi la vita.  Il tono è decisamente diverso dai suoi libri precedenti, pur mantenendo una profonda intensità e onestà. Qui, più che in tutti i suoi altri lavori, si lascia andare alla resa. Si lascia andare all’esplorazione dei propri limiti, delle proprie incertezze. Calpesta un terreno costantemente instabile, inesplorato e decide di AMMETTERE LE SUE FRAGILITA’, PROPRIO COME SCRITTRICE.
Mentre scrivevo questo recensione, non potevo fare a meno di pensare a un’altra autrice che ha scritto uno dei libri più mozzafiato che abbia mai letto, in una lingua che non era sua. Lei è Agota Kristof, ungherese che scrive in francese. Nonostante quest’ultima per me sia un idolo, Jhumpa Lahiri si guadagna la mia stima per aver scelto una lingua straniera per puro amore e non per necessità.
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Elena Perazzini

Elena Perazzini

Autore

Elena Perazzini è nata a Rimini e vive a Manhattan, dal 1997. Laureata a Bologna con una tesi in criminologia nel 1999 è stata assistente di Oriana Fallaci a New York presso Rizzoli e producer per Rai International. ..

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