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Sopravvivere a New York: una storia anni ’90.
Quella di Stas è una storia di fatica, alla ricerca del divertimento, della libertà e di una vita decente. Il prezzo da pagare: sopravvivere a New York senza nessuno. Nel 1995, quando arriva negli Stati Uniti, la sua nazione è da poco indipendente dalla ex Unione Sovietica. Ma non ha ancora ambasciate negli Stati Uniti e da molti Stati non è riconosciuta. Un incubo burocratico, ma non solo. Il suo arrivo è stato un ricominciare da sotto zero. Finisce a fare il lavapiatti, a dormire su un divano, poi in una stanza soffocante. In questa intervista condivide la difficoltà di trovare e svolgere anche i lavori più umili. Tutto per il miraggio di un’America liberale che i giovani provenienti dai paesi dell’est avevano, negli anni ’90. Non mancano i dieci anni per ottenere la Green Card. E infine la svolta. Un incontro casuale che lo porta a diventare, nel tempo, il direttore generale di un’azienda importante. Oggi, la preoccupazione rimane per parte della famiglia che è rimasta a vivere nell’ovest dell’Ucraina.
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